mercoledì 25 gennaio 2012

Le verità nascoste del KAMUT: anche i cereali hanno qualcosa da nascondere.

Vi ho già aperto gli occhi sul pomodoro Pachino e ho intenzione di mettervi in guardia anche sul KAMUT, il cereale più cool del momento. Sarà per il nome un po' esotico, sarà perché siamo annoiati dalla parola grano, sarà perché sarà, ma il Kamut sta spopolando dalle mie parti. Addirittura alcune pizzerie si sono specializzate nell'impasto fatto con la farina di Kamut, cereale con molte fibre e quindi adatto alla panificazione,offrendo una margherita che costa quasi quanto l'oro!

La leggenda, o come preferisco definirla io: la trovata commerciale, del Kamut fa risalire le origini di questo cereale all'antico Egitto dei faraoni. Stando a quanto é stato divulgato finora, i semi di Kamut furono ritrovati dopo la Seconda Guerra Mondiale da un pilota dell'aviazione...e non furono trovati in un posto qualsiasi, bensì all'interno della tomba di un faraone. Il pilota fece arrivare 36 semi al padre, un piccolo agricoltore del Montana, che subito li piantò e iniziò a venderne i frutti al mercato locale con il nome di grano del re Touth".  Dopo di che il cereale cadde di nuovo nel dimenticatoio fino al 1977 quando un recipiente di grano del re Touth fu ritrovato in casa di Mack Quinn del Montana. Bob, figlio di Mack, essendo agronomo capì il grande potenziale del cereale e dopo aver fatto ricerche sulla origine lo ribattezzò KAMUT (antica parola egizia che indica il grano). In seguito il kamut divenne un marchio registrato dell'azienda Kamut International fondata da Bob Quinn.
Ovviamente é una storiella interessante, verosimile, ma ricordiamoci che, anche sul conto di uomini barbuti che guidano slitte trainate da renne e di donne che cavalcano scope volanti se ne dicono tante...

Le cose importanti sono altre, ovvero: 1) il kamut non é un cereale insolito, esotico, strano. Il Kamut è grano, una delle tante varietà di grano, con caratteristiche che la rendono molto adatta alla panificazione.
2) il Kamut é un marchio registrato di cui l'azienda Kamut International ha il monopolio: il che significa che il Khorasan, nome comune della tipologia del grano Kamut, può essere coltivato liberamente ma non può essere venduto come Kamut, nome di uso esclusivo dell'azienda fondata da Bob Quinn. Così come si può produrre bevande in tutto e per tutto uguali al Gatorade, ma a cui si deve trovare un nome commerciale alternativo (Energade, Powerade, etc...), 3) il Kamut non é un cereale sostenibile. Manco per idea. E la dimostrazione é semplice e sbrigativa: per crescere ha bisogno di climi e habitat semi aridi come quelli delle pianure del Montana, quindi vi immaginate i costi di carburante, trasporto, spedizione, imballaggio, magazzino, stoccaggio, nonché di tasse governative e di monopolio dobbiamo sostenere per averlo negli scaffali dei supermercati?? Ci credo che poi un kg di farina di Kamut arriva a toccare, e superare a volte, i 3 euro...
4) Mi rincresce ma devo sfatare anche l'ultimo mito sul Kamut: Non va bene per i celiaci, contiene glutine, e anche parecchio!

Quindi lasciate perdere il grano del re Touth, perché per averlo serve davvero un patrimonio reale e se anche i soldi non fossero un problema, resta sempre il fatto dell'impatto poco sostenibile che ha sull'ambiente...

Per ulteriori approfondimenti riporto un articolo in cui si mettono in luce i dubbi dei GAS sull'inserimento del Kamut nella gamma di prodotti acquistati http://www.terranauta.it/a709/consumo_critico/kamut_e_le_scelte_del_consumatore_tra_leggenda_marketing_e_realta.html


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